CLUB CALIBRO 16

"Alla ricerca del tempo perduto"

Fucili da caccia in calibro 16

Monocanna

La storia del fucile da caccia calibro 16, affianca per molti decenni quella del calibro 12 e come questo è stato prodotto sotto varie tipologie d'arma. Si conoscono ed hanno avuto un buon successo commerciale monocanna basculanti e non, doppiette basculanti e non, sovrapposti e persino fucili semiautomatici.

A questi si affiancano numerosi combinati, billing e drilling molto utilizzati nell'Europa Centrale e nei quali per ragioni di peso la canna liscia preferisce il calibro 16 al 12.

MONOCANNA in questo calibro sono stati prodotti in particolare in Italia, Francia e Belgio sia dall'industria che da noti artigiani e per la maggior parte sono stati riservati alle cacce di appostamento. Dapprima dotati di camera da 65 mm, poi da 67mm ed infine da 70 mm, hanno costituito il fucile da capanno in grado di sparare tranquillamente cartucce da caccia di realizzate in casa e persino bossoli ricaricati più volte. 

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Versatile nella carica permetteva nell'appostamento e nel tiro a fermo di abbattere turdidi ed uccelletti ma di avere una sufficiente riserva di energia in grado di abbattere anche il colombaccio e magari la volpe che si avvicinava all'appostamento.

Per ciò che concerne i monocanna non basculanti si rammenta (perché tipica attività dell'ingegno nazionale) la conversione dei fucili militari Vetterli che vennero predisposti per ospitare il munizionamento a pallini. Nel caso del calibro 16, rimase invariata il corpo calcio-cassa mentre venne sostituita la canna rigata da moschetto con quella liscia. Fu modificato in parte il gruppo otturatore e la nuova canna fissata alla cassa nella parte anteriore da una robusta fascetta.
Così anche il fucile da caccia in calibro 16 ha avuto il suo bolt action.

Doppietta o parallelo

Nella doppietta a cani esterni il meccanismo di percussione è parzialmente esterno al corpo del fucile. 

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I cani esterni percuotono i percussori che attraversano la culatta colpiscono l'innesco. Nel caso dell'hammerles un analogo meccanismo è organizzato all'interno del blocco di culatta. Varie soluzioni sono state nel tempo individuate e brevettate (ma saranno oggetto di altra trattazione) ma v'è da dire che le soluzioni anche curiose sono state realizzate durante la storia della doppietta.

Per quanto riguarda i meccanismi di apertura della doppietta il premio della fantasia va sicuramente ai francesi, che si sono cimentati in esercizi meccanici difformi dalla scuola europea incarnata in questo caso da inglesi, belgi, italiani, spagnoli ed austriaci.

V'è da dire che il cacciatore italiano conosce la doppietta in calibro 16 come il classico fucile basculante, ma realizzazioni quali quelle effettuare da Darne e Charlin, prevedono un fucile di non basculante, ove la culatta arretra per l'inserimento della culatta o addirittura tutto il blocco canne ruota d'alle dell'arma.Vi è da notare che l'evoluzione del fucile da caccia in questo periodo storico è velocissima; in 40 anni si passò dal fucile a pietra a quello a percussione centrale, passando dall'avancarica alla retrocarica. In quest'epoca appariranno i primi fucili senza i cani esterni, detti senza martelli o HAMMERLESS e lo stesso sistema di armamento delle batterie tramite il movimento delle canne fu brevettato da Anson & Deeley nel 1875.

I primi fucili da caccia moderni - A consolidamento della tecnica di lavorazione delle canne e della percussione centrale seguì un fiorente periodo di sviluppo delle armi operato da maestri europei ed in particolare inglesi. Nacquero una serie di aziende i cui nomi oggi ci fanno sognare che si cimentarono nella realizzazione di tre tipi di armi in particolare: la doppietta a cani esterni, la doppietta a cani interni (hammerles), il sovrapposto. 

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Sovrapposto

L' epoca d'oro del calibro 16, pure essendo ad appannaggio della doppietta, ha visto anche la presenza sul mercato di un notevole numero di SOVRAPPOSTI, prodotti da un buon numero di aziende Europee. Il buon utilizzo che ancora se ne fa in molti paesi Europei fa si che ancora alcune aziende ne producano. In Italia aziende quali Rizzini, Fausti, Investarm, Falco, F.lli Poli, Bosis, Fabbri, FAIR, Merkel, Piotti, Saleri, Silma, tutt'ora hanno a listino sovrapposti in calibro 16.

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Semiautomatico

Minor fortuna ha avuto il fucile da caccia in calibro 16 del tipo SEMIAUTOMATICO. Gli esemplari però realizzati nel tempo sono stati di straordinaria efficienza con i presa di gas prodotti Remington (il 1100) e con lo straordinario successo ottenuto da Browning con il suo Auto 5 a lungo rinculo.

Oggi si replica anche in inerziale con il nuovo A5 sempre prodotto da Browning.

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