CLUB CALIBRO 16

"Alla ricerca del tempo perduto"

Chiusura ogivale. Cos'è?

Chiudere la cartuccia in modo originale

Tenuta ottimale che invece veniva garantita sia dalla orlatura tonda che dalla chiusura stellare e a 6 o pliche.

Oggi se ne riparla, alla luce del fatto che il bossolo attuale è in materiale plastico e si inizia di nuovo ad analizzare i pregi e i difetti, anche se siamo in piena fase sperimentale.

VALUTAZIONE DELLA MUNIZIONE IN VIA TEORICA

Rispetto alla munizione tradizionale (con chiusura ad orlatura tonda o stellare) la cartuccia a chiusura ogivale, porta con se come pregio l'abbassamento di pressione. Ora come è ben noto, assieme alla velocità il fattore pressione è determinante per l'efficacia del tiro e la sicurezza del tiratore. A parità di calibro e di velocità la pressione entro certi limiti può variare per la resistenza che l'involucro (cartuccia) oppone all'avanzamento di borraggio e pallini spinti dalla massa dei gas prodotti dalla polvere in deflagrazione.
Nello specifico lo srotolamento del bossolo, sia nel caso di chiusura stellare che nel caso di orlatura tonda richiede un certo sforzo ed opponendosi all'avanzamento delle componenti contenute all'interno della cartuccia, provoca in essa un aumento di pressione. Per la precisione lo sforzo necessario per srotolare una chiusura tonda è maggiore che per srotolare una stellare. Questo è insito nella stessa struttura di chiusura. Mentre nella chiusura stellare la superficie superiore completa della massa dei pallini opera una spinta uniforme e unidirezionale ortogonale alla superficie di stellatura, nella chiusura tonda la spinta si scompone. La forza ortogonale al talloncino di chiusura diventa per un certo tratto parallela alla superficie dei pallini perdendo efficacia per nella spinta diretta, per poi divenire di nuovo ortogonale verso le pareti ove si somma alla spinta ortogonale dei pallini periferici.
Qui si concretizza nella spinta necessaria allo srotolamento del bossolo. A conferma di ciò in tutti i caricamenti domestici ci è richiesto di utilizzare un pò di polvere in più a compensare il normale sforzo di srotolamento del bossolo.
Nel caso della chiusura ogivale il bossolo è di per se parzialmente srotolato ed oppone una minor resistenza alla spinta del proietto, fattore che si traduce in pressioni più basse in canna necessarie allo scopo.
Inoltre c'è un ulteriore fattore che comporta un abbassamento di pressione. Come noto la pressione in canna tende ad aumentare quanto più risultano ravvicinati propellente (polvere) e proietto (colonna dei pallini). Questo, oltre che per ragioni strettamente legate alla fisica sulla quale non mi addentro, per non complicare troppo i ragionamenti, per l'evidente fattore che in caso di borraggio più lungo il potenziale di comprimibilità dello stesso aumenta. La chiusura ogivale sposta il avanti lo sciame dei pallini per la maggior capienza della parte ogivale consentendo perciò una diminuzione della pressione.
Altri possibili vantaggi da considerare sono la ridotta deformazione dei pallini perché quelli contenuti nella parte ogivale subiscono uno sfregamento minore sulle pareti della canna ed una conseguente teorica maggior omogeneità della rosata.
A questi elementi assolutamente positivi si unisce attualmente la mancanza di letteratura relativa agli assetti polvere/piombo da assegnare ad una cartuccia a chiusura ogivale rispetto a medesime cartucce con chiusure "tradizionali".

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In linea teorica sarebbe possibile spingere un pò più la quantità di polvere per fare un cartuccia più spinta o in alternativa aumentare il dosaggio di piombo a parità di polvere. Tutti elementi da verificare, ma assolutamente non a caccia, bensì in canna manomentrica.

LO STATO DELL'ARTE
La società OMV (www.omv.it), nota per gli eccellenti apparati per il caricamento domestico, ha brevettato un sistema di caricamento per cartuccia a chiusura ogivale che già propone nel proprio sito internet.

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